giovedì 6 dicembre 2007

Slough Feg - Hardworlder


Che disco ragazzi !!
Eppure non dicono , fondamentalmente , niente di nuovo,
ma quanto cuore e quanta passione.... nel nuovo lavoro degli
Slough Feg (già LORD WEIRD SLOUGH FEG) .
La quinta produzione della band americana mi lascia veramente
molto contento : come sempre epicità , e una buona dose di
heavy metal classico . Nessuna caduta di stile nessuna pacchianeria:
solo ed esclusivamente sudore e potenza nel sound della band di Mike Scalzi
(che come sempre si occupa delle virili vocals).
Qualcuno dirà che un sound come il loro lo proponevano i gruppi di
25/30 anni fa , leggi NWOBHM (New Wave Of British Heavy Metal) , ma chi se ne frega !! Quando un disco è bello , lo è e basta !!
Highlights : tutto il disco. - Ascoltare per credere .
Entusiasmante
voto: 8/10

etichetta : cruz del Sur records
Sito internet band: www..sloughfeg.com
Myspace: www.myspace.com/sloughfeg

Roberto Biancalanis

Edwood - Punk Music During The Sleep


Lo sapevo, ci doveva essere un punto di partenza. E se a volte ci si trova a girare per sentieri musicali finora inesplorati spesso ci si imbatte in piacevoli scoperte ma si tende a dimenticare da dove siamo partiti. Chi mi segue un pò lo sa, quest'anno il genere che più mi ha conquistato è stato il post-rock/new-new-wave o come cavolo si definisce. Per intendersi è stato l'anno in cui per me il miglior album dovrebbe essere quello dei National e un buon album è stato quello degli Editors e una grande delusione quello degli Interpol. Vedete mi sono già riperso. E allora troviamo il punto d'ingresso a questo sentiero. E' inverno, in un piccolo locale "alternativo" di Prato c'è un gruppo che suona. Le persone in quel locale stanno, da quando è entrata in vigore la legge anti-fumo nei locali, più fuori che dentro. E il sottoscritto è uno di quelli. Però l'inizio di un concerto non si deve mai perdere e poi si valuta se restare dentro o no. Fermo. Immobile. Paralizzato. Estasiato. Le atmosfere sono perfette i suoni puliti l'impianto audio un pò meno ma alla fine ne vien fuori un gran bel concerto. Mi informo sul nome del gruppo e poi mi faccio dare la scaletta del concerto per avere qualche indizio da ricercare su internet conscio del fatto che il sabato mattina molto probabilmente non mi sarei ricordato niente. Li trovo, li contatto mi faccio spedire qualche mp3 da passare in radio, etc. etc. Ora, dopo qualche mese esce il loro disco. "Punk Music During The Sleep" si intitola così e francamente non credo che renda l'idea di ciò che c'è dentro. Non è assolutamente punk, non c'è un batterista che tira colpi a caso, un cantante che urla e nemmeno qualcuno che stupra una chitarra e/o un basso. Qui si fa Musica. La batteria non è solo una valvola di sfogo per gente depressa ma diventa uno strumento fondamentale per creare le vellutate armonia. Le corde sono ben dosate, la voce un pò aspra ai primi ascolti si fonde poi perfettamente con l'ambiente sonoro creato. C'è un dosaggio giusto anche dell'elettronica a volte anche pezzi di noise (genere che preso in purezzo secondo me è peggio del vin novello). Vengono da Brescia ma non sembrano italiani. Si sente l'atmosfera d'oltremanica. Il buio che scende presto, la pioggia che cade spesso sono l'ideale per ascoltare questo disco che ha quindi visto i natali nei tempi più adatti.

Scavando nelle tracce quelle che più impattano al primo asolto sono Riot Afternoon, Bright e The Tube terzetto trall'altro messo tutto di fila. Ma il disco è tutto bello ve lo assicuro.

Non è roba commerciale e quindi necessita di più ascolti e se vi vien voglia di riascoltare un disco è solo perchè è bello. E come ogni disco bello che esce in Italia pagherà il fatto di esser mal distribuito, poco trasmesso e di conseguenza poco conosciuto.Va dato comunque onore alla Ghostrecords di sfornare ottimi talenti. Siamo in Italia e nei network c'è posto quasi solamente per chi fa musica orribile. E sono sempre gli stessi. Comunque il disco lo si può comprare con soli 10 euro, comprensivi di spedizione, facendo una ricarica su una carta postepay (i dati li trovate sul loro myspace). Una scelta che mi trova completamente d'accordo e che molto probabilmente userà anche Tom Yorke per il prossimo album.

Una curiosità: il nome del gruppo, come ci spiega wikipedia deriva da Ed Wood un film di Tim Burton del 1994, ispirato alla vita e alle opere cinematografiche di Edward D. Wood Jr., interpretato da Johnny Depp, definito "il peggior regista di tutti i tempi".

Voto: 4 stelle

Andrea Olmi.

Ministri - I soldi sono finiti


Pochi dischi d'esordio suscitano tanta curiosità di questi tempi. Iniziamo dall'aspetto fisico. Copertina minimalista, tanto nero e scritta di nome e titolo dell'opera in un riquadro in rosso. E fin qui niente di particolare. Però, attaccato alla copertina c'è un euro. Si, proprio un euro vero e proprio. I Ministri infatti vi offrono un caffè o qualcosa di equivalore. E questo quando vidi la pubblicità del loro disco sul Mucchio Selvaggio mi fece pensare: ah, ecco un'altra di quelle band che provano a farsi conoscere con un idea interessante e magari solo quella. Niente musica. Recentemente, riprendendo un vecchio numero del Mucchio ho ritrovato quella pubblicità e ormai avvezzo a navigare e visitare quotidianamente le pagine gialle della musica che vanno sotto il nome di myspace ho deciso di andare a trovare questi benefattori. Prima canzone interessante, seconda bella, terza ottima e quarta perfetta. Perchè mi devo fare tutte queste domande sulle strategie commerciali che avrebbero potuto usare per farsi conoscere non l'ho mai capito. So che il nome e il titolo mi avevano conquistato subito, ma quell'euro proprio no. In questo caso il Dio dei bit che attualmente ci guida benedica gli inventori di Myspace e quello delle distribuzioni maledica chi su questo disco sembra non riversare alcun interesse. Impossibile da trovare nei negozi sono stato costretto ad acquistarlo su Itunes con conseguente perdita dell'euro a discapito di una spesa forse minore. A quell'euro ci tenevo. Non per il valore ma perchè sarebbe stato dei Ministri.

Disco d'esordio di un trio chitarra basso batteria, quello che una volta si sarebbe chiamato power rock e che ora chissà cosa potrebbero inventare per definirlo. In pochi non si azzarderebbero a fare riferimenti agli Afterhours, viene spontaneo perchè alla fine in quel tipo di musica il riferimento sono loro. Però sono diversi, simili ma diversi.

Dodici tracce, quaranta minuti. I Ministri vi sputeranno in faccia tutta la loro rabbia. Allora è punk? No, neanche ma per quanto riguarda i testi, il modo di scriverli e gli argomenti trattati potrebbe sembrare. Ma c'è più melodia.C'è più studio e siamo lontani anni luce da quelli, ce ne sono tanti in giro di questi giorni, che credono che il punk sia solo urlare e cosa non importa. Il cantante urla in maniera così intonata che potrebbe tranquillamente fare il capo ultras della curva più grande del mondo, il batterista pompa adrenalina e il bassista armonizza tutto. Ne viene fuori un disco di rock poco melodico e molto duro ma fatto con classe. E quasi per cura rilassante per le orecchie a chiudere tutti i pezzi molto hard c'è sempre un post-finalino con minisession di pura acustica con fisarmoniche, armoniche, chitarre acustiche.

Testi di iper protesta, i Ministri (che all'esordio si chiamavano Ministero del Ritmo) sono giovani e capaci di attaccare su argomenti duri. Analizzano infatti le pochezza dell'attuale società, se la prendono con la televisione, con la chiesa, con chi ci controlla e con l'ignoranza. Sempre però riuscendo a scansare la retorica e creando una linea personalissima e pregevole. Difficile stabilire quale siano le canzoni di punta perchè siamo davanti ad un disco che tra le dodici tracce almeno dieci sono ottime e non ho detto sufficienti ho detto ottime.

Insomma i Ministri (quelli che suonano) sono un gruppo da tutelare sperando che il prossimo disco, che non dovrebbe tardare molto ad uscire visto che questo risale al 2005, ci confermi i pregi di questa band lombarda che meriterebbe palcoscenici più importanti.

Fate insomma come me andateveli a sentire su myspace, trall'altro ben curato e con progetti grafici di promozione minimali ma geniali, se vi piace il genere di sicuro dovrete trovare il modo di procuravi il disco. Non sarà facile ma ne vale la pena perchè un disco così d'esordio così intenso e promettente non l'hanno fatto neanche gli Afterhours.

www.myspace.com/ministri

Andrea Olmi